I TRE DOSHA

I TRE DOSHA2018-10-08T10:35:33+02:00

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I TRE DOSHA

“La persona che ha i costituenti corporei (dosha) e in processi metabolici (agni) in equilibrio, i cui tessuti (dhatu) ed escreti (mala) funzionano in maniera normale, che ha l’anima, la mente e i sensi stabilizzati nella beatitudine, è considerata una persona in buona salute.”


– Sushruta Sutrasthana 15.38.

Uno dei concetti più importanti dell’Ayurveda è quello dei Tridosha: vata, pitta kapha. I tre dosha vengono presi in considerazione nel determinare la costituzione individuale, l’origine delle malattie, i trattamenti, i metodi per mantenere la buona salute, la routine giornaliera e stagionale, le terapie di purificazione (pancha karma), le terapie di tonificazione, il massaggio, il tipo di esercizio fisico, la dieta, ecc. Quindi è molto importante capire il concetto di base dei tre dosha.

I cinque elementi (Pancha Mahabhuta) quando si aggregano per costituire il corpo degli esseri viventi, lo fanno secondo certe modalità e si combinano formando tre energie basilari. Queste tre energie di base sono forze vitali primarie e vengono chiamate tre umori biologici oppure costituenti corporei, il termine che si usa in Ayurveda è dosha, poiché sono tre in numero vengono chiamati Tridosha (Tri in sanscrito significa tre).

Nei testi ayurvedici dosha viene definito come “entità morbigena”, quindi letteralmente dosha è ciò che può andare in squilibrio e contaminare i costituenti naturali del corpo, in altri termini si può dire che i dosha sono i fattori patogeni nel corpo.

In ogni dosha un mahabutha conferisce la caratteristica della qualità, mentre l’altro conferisce la quantità, ma vediamo come si combinano.

    • 1. VĀTA = vayu (aria) + akasha (spazio).

    La principale caratteristica di vāta è il movimento perché, fra i 5 MAHĀBHŪTA solo l’aria è in grado di svolgere questa funzione quindi vayu conferisce la qualità mentre akasha la quantità. La caratteristica unica che possiede vāta è di essere regolarmente irregolare, mentre se è alterato diventa irregolarmente irregolare (disordinato). Un eccesso di vayu a livello mentale si evdenzia con un modo di parlare incoerente, tachicardia, spasmi, tremori; a livello digestivo evacuazione veloce. Un eccesso di akasha (spazio) dilatazione in ogni zona del corpo: aneurisma, ingrossamento degli organi; in generale l’aumento di spazio permette maggior capacità di immagazzinamento, ma diminuisce la capacità di movimento.

    • 2. PITTA = tejas (fuoco) + Jala (acqua)

    La funzione principale di pitta è la trasformazione perché fra i 5 MAHĀBHŪTA, solo il fuoco è in grado di svolgere questa attività. Di conseguenza, tejas (fuoco) è l’elemento che conferisce a pitta la qualità (energia). Jala (acqua) ha la funzione di trasportare il fuoco ove occorre. Quindi tejas (fuoco) conferisce la qualità mentre Jala (acqua) conferisce la quantità. Un eccesso di tejas si manifesta principalmente con il colore, odore cattivo, secchezza e bruciore sia delle mucose che in generale del corpo mentre un eccesso di apas si manifesta con reflusso gastrico, diarrea e con eccessi di gas.

    • 3. KAPHA = Jala (acqua) + Prithvi (terra)

    La principale caratteristica di kapha è quella di lubrificare nutrire e fra i 5 MAHĀBHŪTA l’acqua è l’unico elemento in grado di svolgere questa funzione, perciò Jala conferisce la qualità mentre prithvi conferisce la quantità. Un eccesso di Jala si manifesta con la ritenzione idrica, con una ridotta capacità protettiva mentre un difetto di Jala può produrre sia un accumulo di feci che un cattivo assorbimento dei nutrienti. Un eccesso di prithvi può produrre grasso in eccesso, rigidità articolare, insufficienza respiratoria,infarto.

Capire quale dei due MAHĀBHŪTA predominanti in uno stesso dosha è in disequilibrio, è di fondamentale importanza nella diagnosi poiché i trattamenti sono completamente diversi a seconda dell’aumento o diminuzione di un elemento piuttosto che dell’altro. Perciò è necessario capire molto bene le caratteristiche dei cinque elementi ed il loro funzionamento nel nostro corpo. Essi manifestano sempre le loro caratteristiche e sono proprio quelle che permettono di fare la diagnosi.

Prenditi del tempo. Fatti trattare. Te lo meriti.

I TRE DOSHA – Centro Studi AyurWeb

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